Non solo gavettoni, acqua che arriva da tutte le parti, divertimento e musica ad altissimo volume.
Il Songkran, il capodanno thailandese, è anche un momento di grande spiritualità e di vicinanza alla famiglia e alle tradizioni. Scopriamolo insieme.
Il Songkran (in thailandese สงกรานต์) è il capodanno del calendario lunisolare buddhista, ed è festeggiato non solo in Thailandia, ma anche in molti paesi del sud est asiatico come Birmania, Cambogia, Laos, nello Sri Lanka e in alcune parti della Cina. E anche in Italia. Ovviamente dove vivono comunità thailandesi!
Celebrazioni e festeggiamenti durano 3 giorni e solitamente avvengono attorno metà aprile. La data non è sempre la stessa e dipende dal cambiamento di posizione del Sole, che si sposta, nello Zodiaco, dai Pesci all’Ariete.
È una tradizione legata al capodanno buddismo theravāda. Prevede abluzioni purificatrici come simbolo di rinascita annuale, ma anche la cacciata della cattiva sorte.
Religione e superstizione sono due aspetti strettamente legati nella cultura Thai. Dalle abluzioni rituali, alle vere e proprie battaglie d’acqua che si svolgono nelle strade di ogni parte del “Paese dei sorrisi” il passo è breve, ma cerchiamo di conoscere meglio questa tradizione.
Durante il Songkran, tutti gli uffici e le fabbriche della Thailandia sono chiusi e la gente è in vacanza.
È la festa più sentita in Thailandia ed è un’occasione per chi vive lontano dal luogo natale, per fare ritorno a casa, trovare i parenti e festeggiare con loro l’inizio del nuovo anno. In ogni paese, anche nei più piccoli, vengono organizzati banchetti degni del nostro Cenone di Capodanno.
Poi ci si reca a visitare al tempio (Wat), dove si portano offerte: il primo giorno viene offerto del cibo e si ascoltano gli insegnamenti del Buddha che indicano come arrivare all’illuminazione, il secondo viene offerta della sabbia come contributo simbolico per la costruzione di un nuovo tempio e in tutti i giorni di festa vengono poste su vetture scoperte di ogni tipo statue del Buddha per eseguire il rito della purificazione anche al di fuori dei templi.
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Sacro e profano si incontrano in questi 3 giorni di festeggiamenti. E l’acqua rappresenta non solo un simbolo di purificazione, ma anche un veicolo di divertimento collettivo.
Nelle strade avvengono infatti delle vere proprie battaglie d’acqua.
Idranti, secchi, cannoni e pistole ad acqua di dimensioni esagerate e addirittura elefanti decorati e predisposti all’uso grazie alle loro potenti proboscidi, sono all’ordine del giorno! Proprio come quello che avete visto nell’immagine in copertina.
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Ma ciò che è incredibile per noi occidentali è che nessuno si arrabbia, perché essere bagnati porta bene, allontana la sventura, trasporta tutti con fortuna nell’anno che deve arrivare!
Con tanta irriverenza, c’è chi da pick-up attrezzati per l’occasione, bagna non solo i passanti, ma anche i poliziotti che cercano di regolare il traffico. Nei giorni di festa non si fanno multe e anche loro stanno al gioco e si godono la “benedizione” lasciando correre!
La Thailandia è veramente un posto incredibile, anche per questo.
Se durante il Songkran passerete da noi al My Thai di Via Boldrini 10/C di Bologna, vi augureremo buon anno e buona fortuna.
E non vi tireremo nessun gavettone. Promesso! 😉
Fonti: Wikipedia per il testo, Wikicommons per le immagini.